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La triste storia degli arredi della Reggia di Caserta

Restano sempre straordinari malgrado 200 anni di spoliazioni, furti e danneggiamenti

La Reggia di Caserta nella sua storia ha dovuto subire molti danneggiamenti e spoliazioni degli arredi dovuti sia alla mano dell’uomo (guerre, furti e dispersioni) che della natura (terremoti). L’aspetto attuale è il risultato di tutto ciò, e l’arredo, pur nella sua eccellenza, è solo un piccola parte di ciò che era visibile all’epoca dei Borbone, ma ha la straordinaria caratteristica di potervi mostrare l’evoluzione del gusto dall’epoca tardobarocca sino alla fine del XIX secolo quando nacque lo stile Liberty.

CRONOLOGIA DELLE SPOLIAZIONI DEGLI ARREDI

Nel '700

  • 1750. Inizio progettazione della Reggia di Caserta.
  • 6 Ottobre 1759. Carlo di Borbone lascia il Regno di Napoli e diviene re Carlo III di Spagna dopo la morte del fratello. Porta con se parte degli arredi, alcune maestranze e l’intera fabbrica di porcellana di Capodimonte.
  • Nascita della Repubblica Napoletana il 23 Gennaio 1799 ad opera di Napoleone Bonaparte. I sovrani fuggirono in Sicilia, ed abitarono nella Palazzina Cinese in Palermo, portando con se parte dell’arredo, che poi non fu più totalmente riportato nei luoghi di origine. L’arredo rimasto nei palazzi di Napoli e Caserta fu in parte trafugato ed anche danneggiato.

Nel '800

  • Gioacchino Murat diviene Re di Napoli. Egli importa dalla Francia numerosi arredi ed artigiani per riarredare in stile Impero i palazzi reali, rimuovendo parte di quelli precedenti. Decine di sculture create per fontane mai realizzate, e rimaste nei magazzini, furono portate via dalla Reggia.
  • La camera da letto di Ferdinando II fu completamente bruciata perché si riteneva che fosse morto nel 1859 di malattia contagiosa. Secondo il Martucci il letto attualmente presente è quello dove morì la Regina Maria Cristina di Savoia nel 1836.
  • Nel 1860 il Regno delle due Sicilie venne conquistato da Garibaldi e finì l’epoca dei Borbone. I piemontesi inventariarono il contenuto di tutti i palazzi reali, e così iniziò il quasi totale prelievo e dispersione del loro contenuto. È famosa la vicenda del bidet della regina Maria Carolina: nell’inventario piemontese è descritto come “oggetto per uso sconosciuto a forma di chitarra”. Non essendo il bidet un oggetto conosciuto dai reali Savoia, fu lasciato al suo posto ed è ancora visibile nel bagno della regina. Sulla veridicità di questa storia vi sono però dubbi.

Nel '900

  • Gli arredi dell’ultima sala della biblioteca (il tavolo ed il reggilibro girevole) sono oggi dispersi.
  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città di Caserta fu occupata dai nazisti. è molto probabile che vi siano stati furti, anche perché Hitler diede ordine di fare razzia di opere d’arte in tutta Europa. In seguito la città di Caserta fu bombardata dagli angloamericani. Fu danneggiata anche la Reggia, ed in particolare lo Scalone d’Onore e la Cappella Palatina che fu devastata. Molti oggetti artistici furono distrutti.
  • Nel 1943 le truppe angloamericane occuparono la Reggia. Nonostante avessero l’obbligo di proteggere il palazzo ed il suo contenuto, racconti della gente del posto riportano che i soldati nuotavano nelle fontane, sparavano alle sculture nel parco per divertirsi, orinavano nelle sale reali, imbrattavano dipinti e sculture, lasciavano graffiti sulle pareti, staccavano le decorazioni ai mobili. Non essendoci molti controlli, i locali raccontano che di più di un oggetto artistico si son perse le tracce.
  • Dopo che l’Italia fu proclamata Repubblica, il governo ordinò di prelevare arredi per utilizzarli nei palazzi governativi di Roma.
  • Varie opere d’arte furono inviate in altri musei ed uffici pubblici
  • Nel giardino del Palazzo del Quirinale a Roma, si trova la “Fontana di Caserta” con tre statue prelevate dal Parco in epoca post-unitaria

Soldato durante la Seconda Guerra Mondiale

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