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Il Bagno ed il Boudoir della Regina Maria Carolina

Il Bagno ed il Boudoir sono composti da Stanza da Lavoro, Bagno, Guardaroba e Stanza da Toletta. Sono uno scrigno dell'arte rococò.

Descrizione del Boudoir

Il bagno ed il Boudoir della Regina Maria Carolina, situati accanto la Stanza da Letto furono voluti dalla Regina Maria Carolina d’Austria, e realizzati dall’architetto Carlo Vanvitelli. Sono composti da cinque stanze:

  • stanza da lavoro;
  • stanza della vasca da bagno;
  • stanza del wc;
  • stanza da toletta (detta Stanza degli Stucchi);
  • guardaroba.

Queste sale non erano solo usate per la toletta ed il bagno, ma anche per il ricamo, il disegno, lo studio della musica, etc., e sono un trionfo dello stile Rococò, e gli arredi sono di diverso stile Rococò e Neoclassico. Gli specchi di Murano, di enormi dimensioni e perciò costosissimi all’epoca (erano uno status symbol) furono acquistati dal maestro Briati di Venezia attraverso la collaborazione tra il Maggiordomo Maggiore il Principe di Francavilla e l’ambasciatore a Venezia, Conte Giuseppe Finocchietti.

Tali Sale volute dalla Regina Maria Carolina, esprimono tutto il gusto Rococò per la cura delle bellezza femminile e, probabilmente, nacquero ispirandosi al famoso Salottino di Porcellana in Portici (ora nel Museo di Capodimonte), creato da Giuseppe Gricci e voluto dalla precedente Regina, Maria Amalia di Sassonia.

Stanza da Lavoro della Regina

La Stanza da Lavoro della Regina è un trionfo di specchi di Murano. Ha, infatti, le pareti rivestite di seta gialla con cornici di specchi ed applicazioni dorate eseguite da Gennaro Fiore. Perfino il soffitto è dotato di specchi. Considerando che all’epoca lo specchio era uno status symbol, questa sala comunicava il senso del bello e del lusso della sua committente, la Regina Maria Carolina.

L'affresco

Il soffitto fu affrescato da Fedele Fischetti ed è corredato da applicazioni dorate e specchi di Murano. L’affresco è diviso in quattro scomparti in cui vi sono:

  • Giove e Giunone;
  • Mercurio e Cerere;
  • Apollo e Atena;
  • Marte e la Forza.

L’affresco delle divinità classiche

Decorazioni ed arredi

La Stanza da Lavoro della Regina ha le pareti rivestite di seta gialla con cornici di specchi ed applicazioni dorate eseguite da Gennaro Fiore. Anticamente le pareti erano rivestite in seta a fiori su fondo bianco, in modo da creare una sorta di capsula di porcellana (Ricordiamo il famoso Salotto di Porcellana di Capodimonte). Essendo stata danneggiata durante la Rivoluzione Napoletana del 1799, fu poi sostituita da questa attuale completamente diversa.

La Sala è corredata da piccoli ma straordinari arredi quali lo straordinario lampadario con pomodori e la console a cinque gambe di Gennaro Fiore, e l’orologio musicale di Jacques Pierre Drotz regalo della Regina Maria Antonietta di Francia alla sorella Maria Carolina.

Anticamente vi erano pure sculture di porcellana orientale posizionate sulle mensoline negli angoli e sullo specchio.

Gennaro Fiore (design di Carlo Vanvitelli?) – Console a cinque gambe in legno bianco e dorato con maschere

Pierre Jacques Drotz – Orologio musicale a gabbietta regalo della Regina Maria Antonietta di Francia alla sorella Maria Carolina

Secretaire – Fu danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale

Dalla Stanza da Lavoro si intravede la vasca da bagno

Il Bagno della Regina

Il bagno non è attualmente aperto al pubblico per motivi di salvaguardia dello stesso.

Il Bagno nel Boudoir della Regina Maria Carolina si compone di due stanze principali: la Sala della Vasca da Bagno e la Sala del WC. Il progetto è di Carlo Vanvitelli, compresi gli arredi, le applicazioni sono in piombo dorato ad opera di Gennaro Fiore, mentre le dorature sono di Bartolomeo di Natale.

La Regina Maria Carolina, così come la Regina Maria Antonietta di Francia, erano figlie di Maria Teresa D’Austria, ed entrambe vollero avere un bagno completo nel loro palazzo con acqua corrente, bidet e wc con scarico fognario, una vera e propria eccezione all’epoca.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la Reggia di Caserta fu occupata prima dai tedeschi e dopo dalle truppe americane che ne fecero il loro quartier generale. Ciò causò notevoli danni anche al Boudoir della Regina Maria Carolina, in particolare al Bagno, e furono danneggiati affreschi, rubati arredi ed una scultura, e distrutto il wc.

La Sala della Vasca da Bagno

Decorazioni ed Arredi

Gli affreschi di questa sala sono tutti  opera di Fedele Fischetti (1732-1792). L'affresco del soffitto ha come tema  "L'Aurora", mentre quelli sulle pareti, incorniciati da elementi vegetali in piombo dorato, rappresentano "Le tre Grazie", "Diana e Atteone" e "La Nascita di Venere".

Le pareti sono decorate con decorazioni vegetali e festoni di derivazione ercolanense, realizzate da Gennaro Fiore e dorate da Bartolomeo di Natale. Sono corredate da enormi e costosissime specchiere, e vi è un oculo che serviva per illuminare la sala.

La base marmorea della vasca da bagno fu creata da Lorenzo e Francesco Marescalchi, mentre la parte scultorea è opera di Gaetano Salomone  con la collaborazione di Paolo Persico e Tommaso Bucciano. Matteo Zecchino creò la vasca in rame, battendo un foglio di rame fino a ricavarne la forma. Ha rubinetti per l'acqua calda e fredda.

Il bidet, al tempo, era addirittura dotato di rubinetto e scarico, e fu il primo bidet in assoluto presente in Italia. Quando, dopo l’Unità d’Italia, la Reggia fu inventariata dai Savoia, gli impiegati piemontesi, non conoscendo cosa fosse, lo descrissero quale “strano oggetto a forma di chitarra”.

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Affresco di Fedele Fischetti – “L’Aurora”

 Gaetano Salomone – Puttini che reggono un ‘anfora.

Le soprapporte sono opera di Gaetano Salomone e consistono in due putti che reggono un vaso a forma di anfora. La seconda sovrapporta non è più dotata di anfora, molto probabilmente rubata durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fedele Fischetti  – Affresco con le Tre Grazie.

Le applicazioni sono in piombo dorato ad opera di Gennaro Fiore, mentre le dorature sono di Bartolomeo di Natale.

La vasca da bagno della Regina è realizzata in marmo di Carrara e rame dorato. Ha rubinetti per l’acqua calda e fredda.

Il famoso bidet

Gennaro Fiore – Console in legno bianco ed oro con applicazioni di piombo dorato. Vi è un’altra identica console nella Sala da Lavoro della Regina

Poltroncina detta Duchessa, design di Carlo Vanvitelli

Soldato nella vasca da bagno della Regina durante la Seconda Guerra Mondiale

La Sala del WC

Decorazioni ed Arredi

L'affresco del soffitto di questa sala è opera di Fedele Fischetti (1732-1792), ed ha come tema  "La Meridiana". Gli affreschi sulle pareti sono, invece, opera di Filippo di Pasquale, ed hanno figure su fondo oro tratte da repertori decorativi da Pompei ed Ercolano in cui danzatrici e ninfe, attorniate da volute e corone di alloro e ben si addicono, con la loro grazia si addicono ad un ambiente di destinazione femminile come il bagno.

Nella nicchia con la toilette attualmente vi è solo un rifacimento, in quanto il gabinetto fu distrutto dagli Alleati durante l’occupazione nella Seconda Guerra Mondiale. In origine era costituito da un sedile in legno intarsiato con piano apribile, coperchio di ottone e maniglia per lo scarico dell’acqua. L’acqua fu portata dal parco dal Fontaniere di Corte Filippo Carpi, che la fece arrivare fino alle caldaie.

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Affresco di Fedele Fischetti – “La Meridiana”

Filippo di Pasquale – Affreschi a tematica pompeiana

Seconda sala dove, in una nicchia, vi è il wc dotato di scarico fognario. 

Ai lati vi sono due armadi a muro per la biancheria ed oggetti vari.

Il guardaroba

Dalla sala della vasca da bagno si accede al guardaroba della Regina, le cui pareti erano un tempo di colore verde chiaro e decorate con rose, e conteneva armadi in noce destinati ad accogliere gli abiti della Regina.

Dalla sala della toilette si accede alla stanza domestiche al servizio del Guardaroba della Regina e delle Principesse, dove vi erano anche gli assi da stiro, e che comunicava con due stanze, una con letti per le domestiche, l’altra con una piccola cucina per preparare il caffè e la cioccolata.

Il Gabinetto degli Stucchi

Si tratta della Sala da Toletta della Regina (detta Sala degli Stucchi), il luogo in cui, assistita dalle dame di compagnia, soleva farsi bella. Come per la altre sale, anche qui assistiamo ad uno straordinario lavoro di Gennaro di Fiore su progetto di Carlo Vanvitelli come, del resto, tutto il Boudoir della Regina Maria Carolina.

L'affresco

L’affresco è opera di Fedele Fischetti, rappresenta “Le Tre Grazie che adornano Venere” ed ha ha dorature a rilievo. Considerando che questa era la sala della toletta della Regina, l’aver scelto di rappresentare Venere, la dea di bellezza, circondata da ninfe che la aiutano a farsi bella, è chiaramente riferito alla Regina e alle sue dame di compagnia.

Fedele Fischetti – “Le Tre Grazie che adornano Venere”

Decorazioni ed arredi

Il talento di Carlo Vanvitelli progettò una sala che, pur mantenendo una leggiadria Rococò, la stempera all’interno di riquadri e fasce decorative che alludono ad un’estetica di tipo classico.

Di notevole livello sono le console e le angoliere (design di Carlo Vanvitelli), di grande modernità le poltroncine. L’orologio musicale di Jacques Pierre Drotz regalo della Regina Maria Antonietta di Francia alla sorella Maria Carolina. Sono, inoltre, presenti 4 vasi giapponese del XVIII secolo, di cui due a rilievo.

Non a caso è detta anche “Sala degli Stucchi”

Un’acquila su una congiglia rococò

Vista della Sala

Pierre Jacques Drotz – Orologio musicale a gabbietta regalo della Regina Maria Antonietta di Francia alla sorella Maria Carolina

Angoliera con vaso giapponese del XVIII secolo

Console

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