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Gennaro di Fiore rappresenta la fertilità campana in un lampadario con pomodori

IL LAMPADARIO CON POMODORI È VISIBILE IN: Boudoir della Regina Maria Carolina

Categoria Arredi
Tipo Lampadario
Autore Gennaro di Fiore (scultore), Antonio serio (bronzi)
Anno 1780
Origine Napoli
Materiale legno, rame, bronzo
Tecnica scultura, fusione
Stile Neoclassico
Dimensioni (LxPxA) 105x97x97

Storia

Nonostante l’anno di esecuzione ci porti agli anni in cui il neoclassicismo napoletano trovava già alcune fra le sue più felici espressioni, questo lampadario è ancora di gusto tipicamente rococò. È stato eseguito dall’ intagliatore e decoratore Gennaro di Fiore e dal bronzista Antonio Se­rio. Gennaro di Fiore, membro di una dinastia di artefici, consegnava di­versi oggetti metallici alla corte, come in ottone dorato mentre Domenico di Fiore creava varie guar­nizioni «di rame indorata» destinate a tavolini per Ferdinando IV.

Il fonditore fu roma­no Giacomo Ceci, chiamato anni prima alla corte di Carlo di Borbone, ed esecutore di opere e rifiniture bronzee di eccezionale livello come quelle nella Reale Cappella di Portici, la statua dell’Immacolata e i grandi candelabri, quest’ultimi disegnati da Luigi Vanvitelli dietro diretta richiesta della regina Maria Amalia.

Descrizione del lampadario con pomodori

Lampadario con dodici candele con struttura in legno dipinto di bianco, ed applicazioni in rame e bronzo dorati al mercurio. E’ decorato da mascherine femminili con un intreccio di rami e foglie e con pomodori ad alludere la fertilità della terra campana, l’antica Campania Felix. Il fiocco terminale, danneggiato durante la rivoluzione del 1799, fu rifatto in occasione della mostra “Civiltà del ‘700 a Napoli” del 1979.

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