Indice della Reggia di Caserta e del Parco
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Appena varcato l’ingresso della Reggia di Caserta si rimane subito colpito dagli interni e dalla visione prospettica del cosiddetto Cannocchiale, cioè il lungo “corridoio” che termina con la visione degli oltre 3km del Parco Reale. Al centro del Cannocchiale vi è un grande atrio ottagonale alla cui sinistra c’è la grande statua dell’Ercole dal cui retro si accede al Teatro di Corte. Dal lato opposto all’Ercole trovate la splendida visione dell’ingresso dello Scalone d’Onore che conduce al piano superiore dove, in un enorme atrio di 600 metri quadri trovate l’ingresso alla Cappella Palatina, all’area del previsto appartamento della Regina, mentre a sinistra l’ingresso agli appartamenti reali attraverso i saloni di rappresentanza.
In un crescendo di stupore ammirerete enormi ed altissime sale sfavillanti in stile Rococò, Neoclassico ed Impero, realizzate coi migliori marmi del Regno delle Due Sicilie, e sempre affrescate. Verso la fine del percorso di visita è presente l’enorme Presepe Reale dei Borbone, composto da 1200 pezzi. Imperdibile è la collezione di arte contemporanea Terrae Motus, coi migliori artisti mondiali degli anni ’80, da Pistoletto, Haring, Warhol, Mapplethorpe etc.
Attualmente sono in corso restauri per aprire altre sale del Piano Reale
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Il Parco della Reggia di Caserta nacque per volontà di Re Carlo di Borbone. Dall’ingresso si può ammirare il caratteristico “effetto cannocchiale” creato da Luigi Vanvitelli, e notare in lontananza la magnifica scenografia del Parco Reale che si estende in lunghezza per oltre 3km
Nato inizialmente come corrispettivo italiano del parco di Versailles, il parco della Reggia di Caserta ha la caratteristica unica di condensare in un solo parco i resti di un giardino rinascimentale (Bosco Vecchio) lo stile dei giardini all’italiana con boschetti e fontane (quello di Versailles è una evoluzione del giardino rinascimentale italiano), e del giardino romantico all’inglese. Progettato inizialmente da Luigi Vanvitelli, fu poi modificato dal figlio Carlo che ne eredito il cantiere dopo la morte del padre. Carlo, sia per la nuova moda del giardino di paesaggio, che per forti tagli ai fondi decisi dal nuovo re Ferdinando di Borbone, modificò e ridusse il progetto originario del padre fondendo il giardino formale con quello di paesaggio, ed aggiungendovi il Giardino Inglese. Una ulteriore caratteristica del parco di Caserta è la gestione delle acque, in quanto le fontane non sono alimentate da un sistema di ricircolo dell’acqua funzionante solo se attivato, ma zampillano in modo naturale e continuo grazie alla incredibile opera dei 38km dell’Acquedotto Carolino che alimenta la Reggia e tutto il territorio circostante.
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