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La Sala dell’Inverno, l'ex Sala di vestizione del Re

La cosiddetta Sala dell’Inverno della Reggia di Caserta era la Sala in cui veniva vestito il Re

Descrizione

Utilizzata ad origine come Sala di Vestizione del Re, ma attualmente è conosciuta come Sala dell’Inverno per via del tema dell’affresco centrale della volta.

La Sala

Decorazioni ed arredi della Sala di vestizione

L'affresco

L’affresco che rappresenta l’Inverno fu creato da Fedele Fischetti in collaborazione con Filippo Pascale:

  • Fedele Fischetti – “Borea che rapisce Orizia”.  Secondo il mito greco, Borea era dio del Vento del Nord ed Orizia una divinità delle nuvole rapita da Borea.
  • Filippo Pascale – Decorazioni con cammei a monocromo su fondo viola di ispirazione pompeiana, con mascheroni, trofei di armi e figure allegoriche di matrice ancora barocca.

L’affresco

Dipinti

Nella Sala dell’Inverno sovrapporte e sovraspecchi, sono opera di Gerolamo Starace. I cinque dipinti sono opera di  Jacob Philipp Hackert raffiguranti scene cacce e militari.

reggia di caserta sala dove si spoglia il re sala dell inverno dipinto quadro hackert Esercitazioni

Hackert – “Esercitazioni militari a Santa Maria della Piana, presso Sessa Aurunca”

Arredi

Gli arredi della Sala dell’Inverno sono in bianco e oro, le angoliere dorate. Ma sembra possibile un loro spostamento tra le stanze e una sostituzione della tappezzeria di pari passo con i cambi di stoffa alle pareti.

Le sovrapporte e i sovraspecchi sono di Girolamo Starace, gli intagli in legno, piombo e stagno di Gennaro Fiore, infine le dorature furono realizzate da Bartolomeo di Natale. Già dal 1799 la stanza mostrava alle pareti 5 dipinti di Hackert raffiguranti cacce e manovre militari. La porta a scomparsa doveva invece dare su un Retrette di S.M. Il Re, dove pare fossero collocati due organi in mogano per la musica.

Aut. Maria Carmen Masi

Queste sedute sono considerate tra i grandi capolavori dello stile Neoclassico europeo

Tavolo napoletano di metà XIX secolo, in stile neobarocco con piano in commesso di pietre dure (ametiste, agate, etc)

Dettaglio di una sedia bianco-oro, stile Neoclassico (fine XVIII secolo),con decorazione di ispirazione pompeiana ad oro sfumato. Design probabilmente di Carlo Vanvitelli.

Dettaglio di un orologio francese di epoca Impero (1805-1815) con decorazione guilloche, montato su un vaso in porcellana di Sevres a fondo blu ed oro che riproduce bronzi.

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