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Pozzuoli è una città in provincia di Napoli, sulla costa settentrionale del golfo omonimo che si apre sul golfo di Napoli. L’abitato risale dal mare, sul quale affaccia un pittoresco porticciolo, verso i Campi Flegrei. Fondata da coloni greci di Samo nel VI sec. a.C., fu porto di Cuma e poi di Roma e luogo di villeggiatura del patriziato romano. Decadde con le invasioni barbariche. Conserva resti di insigni monumenti di epoca romana, tra cui l’anfiteatro e il tempio di Serapide.
Il cosiddetto Tempio di Serapide, in realtà al tempo dei romani era il macellum, il mercato della carne e del pesce che, allora come oggi, si affaccia sul porto di Pozzuoli. Vi sono anche le antiche latrine.
L'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli è il terzo per dimensioni dopo il Colosseo e l'anfiteatro dell'antica Capua. Ospitava 40000 spettatori.
GIORNI DI APERTURA: aperto tutti i giorni tranne il martedì
ORARI:
Il Rione terra è un antico quartiere di Pozzuoli costruito su una scogliera a picco sul mare. Fondato nel IV secolo a.C. divenne una famosa città, Nel 1970 fu abbandonato per via del bradisismo che lo rese pericoloso. Attualmente è tornato visitabile.
La Cattedrale di Pozzuoli fu costruita nel V secolo D.c. inglobando i resti del Tempio di Augusto del 27 a. C, per poi essere trasformata in stile barocco del 1736. Sorge nel Rione Terra ed è dedicata a San Procolo Martire
Situata nella zona di Lucrino, in Pozzuoli, l'Oasi di Montenuovo prende il nome dal fatto che, nel 1538, l'ultima eruzione esplosiva dei Campi Flegrei diede origine ad un nuovo monte. Oggi vi sono molti percorsi naturalistici con vedute mozzafiato sulla costa e sul cratere del vulcano.
Regione vulcanica della Campania, dove i Greci localizzarono la sede della mitica battaglia fra i giganti, che avevano tentato di scalare l’Olimpo, e gli dei, conclusasi con la sconfitta dei giganti. La regione è costituita dai rilievi vulcanici TRA il fiume Sebeto ed il monte Cuma; l’appendice meridionale termina nel capo Miseno. La cima più alta è il monte Camaldoli (458 m), nella sezione occidentale; in quella orientale vi sono due specchi lacustri: il lago d’Averno ed il lago del Fusaro. L’attività vulcanica ha dato luogo, in epoca storica, alla formazione del monte Nuovo, a ponente di Pozzuoli, ed è tuttora presente con solfatare, mofete e sorgenti termali. Accentuati i fenomeni bradisismici. La regione, favorita dalla natura del suolo e dal clima, è una delle più fertili d’Italia: alcune zone sono di recente bonifica. I centri principali sorgono ai margini meridionale (Bacoli, Baia e Pozzuoli), orientale (Napoli) e settentrionale (Marano).
La Solfatara è uno dei 40 vulcani dei Campi Flegrei, ed è ancora attivo e di tipo esplosivo. Ha una dimensione di 770x580m ed è dotata di fumarole d'anidride solforosa, getti di fango bollente ed un'elevata temperatura del suolo.
Il Parco Archeologico di Cuma è situato sopra il colle che affaccia sul mare e regala panorami emozionanti mentre si percorrono i sentieri dell'altura. Superate le vecchie mura della città, si accede all’Antro della Sibilla Cumana. Da non perdere il tempio di Giove, trasformato in basilica, ed il Tempio di Apollo, costruito nel punto in cui atterrò Dedalo dopo essere volato in cielo assieme a Icaro
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L'Antro della Sibilla Cumana è un un enorme corridoio trapezoidale lungo 130 m che, secondo la leggenda, era il luogo in cui l’oracolo della Sibilla Cumana riferiva ai mortali i messaggi del dio Apollo
Secondo il poeta Virgilio (sesto libro dell'Eneide) il lago d'Averno è l'ingresso agli Inferi, dove l'eroe Enea deve recarsi. Il lago nasce all'interno di un cratere vulcanico spento, nato 4000 anni fa. Un lago conosciutissimo anche nella serie tv Xena la Principessa Guerriera
Il luogo dove, secondo la tradizione, fu decapitato San Gennaro. Nella prima cappella c’è ancora la pietra sulla quale ebbe luogo la decapitazione e si dice che, nei giorni in cui a Napoli avviene la liquefazione del sangue del Santo, su questa pietra apparirebbero alcune gocce di sangue.
Vieni a Baia, una frazione di Bacoli per un pranzo di pesce sul mare, un bagno di cultura o una passeggiata sul porticciolo, oppure per vedere quella voragine di 400 m che si venne a creare quando la città sprofondò sott’acqua a causa del bradisismo. In epoca romana, Punta dell’Epitaffio, il margine settentrionale di Baia, era infatti collegata al promontorio del Castello Aragonese da una cintura di palazzi, interrotti solo da un canale da cui le imbarcazioni entravano in quella che all’epoca era una baia.
Famosa per le terme e per la licenziosità dei costumi, Baia fu detestata da Seneca:
“Me ne sono andato il giorno dopo il mio arrivo: è un posto da evitare, nonostante certe bellezze naturali […] che necessità c’è di vedere gente ubriaca che girovaga sulla spiaggia, che fa baldoria sulle navi?”
Con le sue rovine che spuntano dalla vegetazione ricorda quasi il centroamerica. Oltre ai vari templi ed edifici, vi è una enorme struttura termale divisa su più livelli considerata in antichità la più fornita di tipi di acque termali, ed era frequentata dagli imperatori e dai nobili. Vi è anche il gigantesco palazzo imperiale, in parte sommerso
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ORARI:
Quasi come fosse Atlantide, il parco Sommerso di Baia è una vera meraviglia e, grazie ad un battello con fondo trasparente, ti permette di vedere l'antica città sommersa di Baia, finita sott'acqua per via del brasisismo.
Al centro del Lago Fusaro, ed opera di Carlo Vanvitelli, la Casina è una raffinata palazzina ottagonale utilizzata dai Borbone quale casino di caccia. In passato ospitò anche Rossini e Mozart.
La Piscina Mirabilis è una colossale cisterna d'acqua dell'epoca dell'imperatore Augusto, la più grande mai costruita. Interamente scavata nel tufo, è larga 72x25m e alta 15m, con una capacità di 12.000 metri cubi di acqua. Ha il soffitto a botte retto da 48 enormi pilastri, e cinque navate. Sembra una cattedrale scavata sottoterra!
Situato dentro il Castello Aragonese, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei raccoglie i reperti archeologici di Pozzuoli, Cuma, Baia e dei Campi Flegrei.
La Spiaggia romana è una delle più belle dei Campi flegrei, e conserva i resti della villa romana di Publio Servilio Vatia, console romano
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