Una delle cose che ti faranno amare Napoli non sono solo le sue attrazioni che, in parte, potete ammirare in questa pagina, ma è il fatto che, da qualunque parte del mondo tu venga, ti sentirai subito a casa tua. E ti renderai anche conto che le dicerie su Napoli sono solo degli esagerati cliché e non vedrai l’ora di ritornarci.
Cosa vedere a Napoli
Quello che trovate in questa pagina è solo una parte delle infinite attrazioni di Napoli
Napoli possiede quattro palazzi reali ed una infinità di palazzi nobiliari di ogni epoca
Nato alla fine del XVI secolo, il Palazzo Reale di Napoli è stato sede dei viceré spagnoli, dei Borbone e dei Savoia. Oltre a stupende sale in stile barocco e neoclassico, vanta uno spettacolare scalone monumentale, giardini pensili ed affaccia direttamente sul mare. Il palazzo ospita anche la Biblioteca Nazionale di Napoli.
Palazzo Zevallos-Stigliano prede il suo nome dal ricco mercante che ne ordinò la sua costruzione. Oggi è uno splendido palazzo che unisce interni barocchi, neoclassici e art nouveau
Nato su volontà di Re Carlo di Borbone per accogliere parte della Collezione Farnese ereditata dalla madre oltre che come residenza reale, il Museo di Capodimonte vanta collezioni di rilevanza internazionale le cui opere sono spesso presenti nei libri di storia dell’arte. Tali opere vanno dall’arte decorativa, ai dipinti antichi e contemporanei, armi ed armature, disegni e stampe. Da non perdere è il Salottino di Porcellana Capodimonte ed il grande parco che lo circonda
Palazzo dello Spagnolo risale al 1738 ed è un famoso palazzo del Rione Sanità, molto conosciuto per la sua particolare facciata e scala di ingresso.
Splendida villa neoclassica con giardino, Villa Pignatelli è situata a Chiaia ed ti consente di immergerti davvero negli ambienti ottocenteschi. Riccamente decorata e perfettamente arredata, conserva anche una ricca collezione di ceramiche.
Opera dell'architetto Giulio Ulisse Arata, Palazzo Mannajuolo è uno splendido palazzo in stile liberty in cui spicca la sua famosa scala ovoidale che sembra senza fine.
Palazzo Donn'Anna fu costruito nella meta del 1600 su volontà della principessa Anna Carafa della Stadera, ma rimase incompiuto. Oggi è impossibile non notarlo dalla costa, con il suo aspetto diroccato ed affascinante, in parte visitabile.
Villa Floridiana nacque come regalo di Re Ferdinando IV di Borbone alla sua amatissima seconda moglie, Lucia Migliaccio Duchessa di Floridia (da qui il nome Floridiana) che non potè divenire regina in quanto di rango inferiore. Progettata da Antonio Niccolini, ha un parco di 7 ettari ed al tempo aveva anche un zoo.
Villa Rosebery è situata a Posillipo, ed è la residenza napoletana del Presidente della Repubblica Italiana. Costruita da un ufficiale borbonico, in seguito fu acquistata dal principe Luigi di Borbone, fratello di Re Ferdinando II. Di stile neoclassico, è circondata da un parco di sette ettari e del panorama sul golfo
Palazzo Doria D’Angri è un palazzo in Via Toledo di voluto dell’omonima famiglia. Fu riprogettato da Luigi Vanvitelli, con contributi di Ferdinando Fuga e Mario Gioffredo, ma sostanzialmente l’aspetto attuale lo si deve a Carlo, il figlio del Vanvitelli. Gli artisti che si occuparono della decorazione furono gli stessi della Reggia di Caserta. Attualmente è un albergo.
La Reggia di Portici fu edificata nel 1738 per volere di Re Carlo di Borbone e della Regina Amalia innamorati della bellezza del posto, e la sua creazione stimolò la nobiltà a creare gli altri palazzi che diedero origine al Miglio d’Oro. Prima dell’Unità d’Italia questa era considerata una delle più splendide e meglio arredate ville europee, ed al tempo contenne anche molti reperti archeologici. Con l’Unità fu venduta, smembrata e usata come Università di Agraria, ma oggi è in fase di restauro e riallestimento.
Napoli vanta circa 50 Musei. Dal Cristo Velato, ai reperti di Pompei, le più belle sculture classiche, i "mostri" anatomici, il Tesoro di San Gennaro, treni, etc, Napoli offre musei per ogni gusto.
Capolavoro dell'arte barocca voluto dal Principe ed alchimista Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, la Cappella Sansevero è uno scrigno di arte e di sculture quali il Cristo Velato e le atre incredibili statue, le due macchine anatomiche, l’affresco con i colori eterni inventati dal di Sangro (è ancora perfetto come allora). In una cappella laterale è anche presente la tomba del principe di Sansevero
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è il più importante museo archeologico al mondo, e contiene dipinti e sculture dal medioevo al 1980 (compreso Warhol), reperti preistorici, egizi, la famosa Collezione Farnese, la collezione Borgia, la più grande collezione di sculture greche e romane, tutti i reperti ritrovati a Pompei ed Ercolano (compresi quelli erotici del Gabinetto Segreto), la collezione di monete, di gemme preziose, etc
Lo straordinario Museo Anatomico è situato nell’Università di Napoli, a due passi dagli Incurabili e dal Museo della Medicina. Museo anatomico tra i più antichi al mondo, possiede non solo antichi strumenti medici, ma cere anatomiche a grandezza naturale, parti anatomiche vere, feti umani mostruosi, teste rimpicciolite Tsantsas, corpi umani veri, perfino il bacino di un ermafrodita. Di grandissimo valore scientifico e storico, non lascia indifferenti ma è sconsigliato ai deboli di cuore.
Il Museo ha una notevole collezione di strumenti medici anche rarissimi. Alcuni fanno anche molta impressione quali, ad esempio, le pinze per castrare i bambini per avviarli alla carriera di cantante castrato. Davvero unico è il presepe che rappresenta le attività dell'Ospedale degli Incurabili.
L’ospedale degli Incurabili risale al 1522 e nacque per dare assistenza medica ai poveri, a chi aveva malattie "incurabili", ed alle ragazze madri.Comprendeva ospedali, monasteri, chiese, un laboratorio di ricerca, una grande farmacia, orti per la coltivazione delle erbe mediche, abitazioni per i familiari dei degenti, una biblioteca, una cucina, guardaroba e un servizio di interpreti per stranieri.
Il Tesoro di San Gennaro è nato dalla devozione dei fedeli verso il Santo, con donazioni anche di famiglie reali, ed è la più importante collezione di gioielli al mondo, su cui spicca la mitra di San Gennaro con quasi 4000 pietre preziose. Nonostante quanto oggi esposto sia eccezionale, è addirittura una piccola parte del vero Tesoro che conta ben 20000 pezzi tra statue d'argento, gioielli ed oggetti di ogni tipo. Il Tesoro è di esclusiva proprietà del popolo napoletano, non è un bene statale ne del Vaticano.
Considerata tra le più belle al mondo, la Metropolitana di Napoli è una via di mezzo tra una metropolitana ed un museo di arte contemporanea. Ogni stazione della metropolitana è, infatti, decorata in modo diverso e non solo sono state progettate da grandi architetti quali, ad esempio, Gae Aulenti ed Alessandro Mendini, ma contengono anche opere d’arte di grandi artisti di rilevanza internazionale che ne fanno un museo di arte contemporanea.
Voluto dal collezionista Giuseppe Morra e dedicato a Hermann Nitsch, azionista viennese, oggi è un vero e proprio laboratorio dell'arte contemporaneo
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa nasce dove vi era la fabbrica di treni dei Borbone, una delle più grandi aziende italiane del XIX secolo. Oggi ospita una grande collezione di locomotive e treni sia antichi che contemporanei e sistemi di realtà virtuale che ne fanno uno dei principali musei ferroviari europei.
Nato su volontà di Re Carlo di Borbone per accogliere parte della Collezione Farnese ereditata dalla madre oltre che come residenza reale, il Museo di Capodimonte vanta collezioni di rilevanza internazionale le cui opere sono spesso presenti nei libri di storia dell'arte. Tali opere vanno dall'arte decorativa, ai dipinti antichi e contemporanei, armi ed armature, disegni e stampe. Da non perdere è il Salottino di Porcellana Capodimonte ed il grande parco che lo circonda
Questo museo della moda vanta una ricca collezione di abiti ed accessori dalla metà del XIX secolo ad oggi. Molti abiti sono doni dei nobili napoletani, l'allestimento è curato dall'artista Mimmo Iodice, ed al secondo piano ci sono sale a tema sui protagonisti della moda.
Il pezzo più famoso della straordinaria collezione del Pio Monte della Misericordia è senz'altro il capolavoro di Caravaggio "Le sette opere della Misericordia", ed è situato nella cappella di uno dei più bei palazzi di Napoli. Il Pio Monte, sin dalla sua nascita, si occupa di opere di carità.
Il Museo Diocesano Napoli è situato all'interno della chiesa barocca di Donnaregina e contiene dipinti barocchi di notevole valore artistico con artisti dle calibro di Mattia Preti, Francesco Solimena, Luca Giordano, ed una vasta collezione di affreschi, sculture anche in argento, ori etc. Da non perdere la croce medioevale con all'interno un frammento della croce di Cristo.
Nato alla fine del XIX secolo, l'Ospedale della Bambole e sia un museo che una vera a propria clinica dove potete portare ad aggiustare le vostre bambole e peluche.
Nonostante gia la sola Certosa possa considerarsi un museo, il Museo vero e proprio vanta collezioni eccezzionali di epigrafi, antiche carrozze, presepi enormi ed anche microscopici, l'enorme barca reale di Carlo di Borbone, sculture medioevali, libri antichi, porcellane, la sezione teatrale etc.
Il Museo nacque nel 1801 per volontà di Re Ferdinando IV di Borbone, ha più di 45.000 minerali provenienti da tutto il mondo, una collezione di rocce, strumenti scientifici, meteoriti, minerali artificiali di metà XIX secolo, etc. che ne fnano un Museo di rilevanza mondiale.
La collezione d’arte prima presente in Palazzo Zevallos Stigliano è ora stata trasferita nella sede del Banco di Napoli. In questo imponente palazzo di epoca fascista sono presenti le collezioni di arte napoletana dal XVII secolo al XX secolo, col capolavoro del “Martirio di sant’Orsola” del Caravaggio, ceramiche attiche e magnogreche, arte decorativa barocca, un’importante selezione di opere del Novecento, icone russe, etc
Dotata del più avanzato planetario d’Italia, la Città della Scienza è un luogo adorato anche dai più piccoli. Qui attraverso l’interattività, è possibile far eun viaggio nel mondo dello spazio, della natura, del tempo attraverso esperimenti, attrezzature scientifiche, modelli in scala, videoinstallazioni e immagini suggestive.
Particolare museo nato dalla passione di una vita di Gaetano Bonelli, collezionista sin da bambino di tutto ciò che riguarda Napoli . In questo piccolo museo troverete non solo oggettistica di ogni epoca che vi farà immergere nella storia di Napoli, ma addirittura anche documenti reali e progetti di famosissime costruzioni della città e della Campania.
Nella casa natale del famosissimo tenore Enrico Caruso, potrete visitar ei luoghi in cui visse e rivivere la sua storia attraverso i suoi cimeli personali e Dischi, cartoline, lettere e fotografie autografe
Il Museo delle Torture comprende strumenti dal XVI al XVIII sec. e ricostruzioni del XIX secolo di strumenti di tortura originali, che mostrano tutte le torture eseguite anche nel medioevo. Inoltre racconta di come la città di Napoli, con una ribellione che costò 2000 vittime, si oppose all’arrivo dell’Inquisizione imposta dal viceré spagnolo Don Pedro de Toledo.
Il Museo Civico Gaetano Filangieri, all’interno di sale di fine XIX secolo, ha in sposizione ben 3000 oggetti: porcellane, libri antichi, maioliche, monete, dipinti dal XIV al XIX secolo, presepi, armature asiatiche ed europee, etc.
Situato nella splendida Villa Floridiana, regalo di Re Ferdinando IV di Borbone alla sua amatissima seconda moglie Lucia Migliaccio, il Museo Duca di Martina deve il nome al proprietario della collezione, Placido de Sangro, duca di Martina. La collezione vanta 6000 pezzi, di cui 2000 solo di porcellana orientale anche di fine XIV secolo, e ben 4000 pezzi di porcellana europea, oltre a maioliche antiche, ed antichi vetri di Murano.
Il Museo del Corallo è situato all'interno della Galleria Umberto I, vicino a Piazza Plebiscito. Le collezioni ripercorrono la storia della lavorazione del corallo di Torre del Greco, di cui la Ascione, dal 1855, è una delle più importanti manifatture. Nel Museo, oltre agli splendidi gioielli e sculture in corallo da metà Ottocento ad oggi, potrete scoprire anche gli strumenti e le fasi di lavorazione del corallo.
Il Madre, è il principale museo di arte contemporanea di Napoli, ed è situato nel Palazzo Donnaregina con 7200 metri quadri di superficie espositiva. Vanta opere di Jannis Kounellis, Jeff Koons, Mimmo Paladino, Rebecca Horns, Lewitt etc
Dai rifugi della guerra, alle gallerie, le catacombe, i cimiteri...Napoli è ricca di attrazioni anche sottoterra
Nata a metà 800 come via di fuga per Palazzo Reale, la Galleria Borbonica è un tunnel sotterraneo che percorre cave di tufo, cisterne, rifugi della popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale, vecchi depositi di automobili sequestrate alla criminalità. Particolarmente toccante è capire come si vivesse li sotto durante la guerra.
Scendi a 40 metri di profondità tra gallerie, cisterne, passaggi strettissimi da fare a luce di candela, il teatro romano dove amava esibirsi Nerone a cui accedere attraverso la botola della cantina di una casa, rifugi antiaereo dove si rifugiavano i napoletani dai bombardamenti aerei, il percorso di Napoli Sotterranea è assolutamente imperdibile.
Il straordinario Museo Anatomico è situato nell’Università di Napoli, a due passi dagli Incurabili e dal Museo della Medicina. Museo anatomico tra i più antichi al mondo, possiede non solo antichi strumenti medici, ma cere anatomiche a grandezza naturale, parti anatomiche vere, feti umani mostruosi, teste rimpiccolite Tsantsas, corpi umani veri. Di grandisismo valore scientifico e storico, non lascia indifferenti ed è sconsigliabile ai deboli di cuore.
Le Catacombe di San Gennaro risalgono al al II secolo d.C. e sono le più antiche di Napoli. Sono un vero e proprio labirinto sotterraneo di quasi 6000 metri quadri diviso su due piani e pieno di cunicoli. Il nome deriva dal fatto che il santo fu qui sepolto rendendo queste catacombe mete di pellegrinaggi. Vi sono diversi tipi di sepolture ed affreschi ,ed addirittura una basilica sotterranea.
Scendere nella Catacombe di San Gaudioso nei sotterranei della Basilica di Santa Maria alla Sanità, non è un qualcosa che lascia indifferenti. Risalenti all'epoca paleocristiana con affreschi e mosaici del V e VI secolo d.C., nel Seicento ospitò principalmente le sepolture di nobili ed ecclesiastici i quali vollero essere seppelliti tramite la tecnica della scolatura essiccandoli in delle nicchie.
Posizionati sotto la casa di un napoletano, i cunicoli di Acquaquiglia del Pozzaro, leggendarie antiche cisterne e pozzi per attingere l’acqua che si ritenevano perse. Scendere in quetsi sotterranei è come fare un viaggio nel tempo. Qui c’è la leggenda del Munaciello del Rione Sanità, lo spirito che, travestito da monaco, attraverso i pozzi entrava nelle case per spaventare gli abitanti.
Lo spettacolare ed impressionante Cimitero delle Fontanelle si trova nel Rione Sanità. Tremila metri quadri e decine di migliaia di teschi, milioni di ossa tutte accatastate in modo molto ordinato da trasformare questa ex cava di tufo in una scenografia tanto macabra quanto suggestiva. Qui una volta vi era il culto della Anime Pezzentelle, ovvero si adottava un teschio e lo si puliva e lo si teneva in una teca di vetro ad esso dedicata con la speranza che il defunto intercedesse per il fedele.
Localizzato sotto la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, anche la cripta nacque per la celebrazione delle messe in suffragio dei defunti. Nei sotterranei vi è un'altra chiesa, particolarmente suggestiva con le sue pareti scrostate e la bassa illuminazione. Accanto vi è un corridoio con piccole cappelle laterali con teschi, ed in una stanza attigua vi è un cimitero con scolatoi, e sotto poi un ipogeo con ossario. Famoso è il teschio di Lucia, considerata patrona delle giovani spose ed eletta a farsi mediatrice per preghiere e invocazioni, non a caso ci sono tanti biglietti e fotografie.
Grazie al Lapis Museum puoi fare un viaggio indietro nel tmepo di 2000 anni scendendo 40 metri sottoterra e scoprir eil più antico edificio della città greco-romana di Napoli dedicato al culto della Vergine. Qui ci sono ancora le antiche cisterne romane ancora funzionanti e rifugi antiaereo.
Dalle mura greche di Piazza Bellini, alle ville romane, al sottosuolo, ai parchi sommersi. Napoli ha parchi archeologici dovunque.
Attraverso la Grotta del Seiano si accede allo spettacolare Parco Archeologico del Pausilypon, in cui vi sono i resti della villa del I secolo a.C. del romano Publio Vedio Pollione, dotata oltre che di terme aaddirittura di due teatri. La villa è immersa in una natura selvaggia ed ha un panorama sulla costa incredibile e non a caso divenne anche residenza imperiale. Ai piedi della scogliere vi è il Parco Sommerso di Gaiola.
La Grotta di Seiano è un tunnel lungo 800 metri scavato nella scogliere per volontà di Marco Vipsanio Agrippa, generale di Augusto per collegare le loro ville ai porti di Puteoli e Cuma. Da qui si accede al Parco del Pausilypon
Da una discesa di 150 scalini scavati nella roccia, si arriva ad una piccola spiaggia da cui non solo si ammira la villa sugli iconici Isolotti di Gaiola, ma dalla spiaggia si accede al Parco sommerso di Gaiola dove, sul fondo del mare, potete ammirare altri resti di parte della Villa del Pausilypon oltre al mare blu di Napoli.
La Neapolis Sotterrata si trova proprio sotto la basilica di San Lorenzo Maggiore, e vi consente di attraversare una dellE antiche strade della Napoli di epoca romana con tanto di botteghe, il mercato del pesce ed il mercato cittadino.
Il Parco sommerso di Baia è un’area marina protetta di Bacoli, vicino Napoli, in cui, tramite un battello con fondo trasparente, o immergendovi, potrete ammirare sul fondo del mare gli incredibili resti dell’antica città di Baia, sommersa dal fenomeno del bradisismo, che conserva resti di grandi ville romane, terme, mosaici e sculture.
Questo sito archeologico nel cuore della Sanità vi stupirà coi suoi racconti della necropoli ellenica e dell’acquedotto di epoca augustea, oltre a scoprire testimonianze di epoca paleolitica come, addirittura, un pezzo di terreno con impressi ancorai i solchi dell’aratro risalente a 5000 anni fa.
La visita al Teatro Greco-Romano fa parte del percorso Napoli Sotterranea. Al teatro si accede attraverso la botola della cantina una vecchia casa, e in questo teatro l’imperatore Nerone amava molto esibirsi. Le scalinate del teatro sono ancora visibili, mentre parte del resto è sottoterra.
L’Ipogeo dei Cristallini sono quattro sale con tombe greco-romane risalenti a 2300 anni fa riccamente dipinte e decorate. Un vero tesoro di affresco e architettura funebre, forse l’unica testimonianza della Napoli di quel periodo storico.
La chiesetta di Chiesa di Santa Luciella ai Librai risale al 1327, e divenne sede dei Piperinieri, gli artigiani lavoratori del pipierno, una pietra usatissima in città. Particolarmente suggestiva è la cripta, dove venivano seppelliti i cadaveri sottoponendoli al metodo della scolatura, e poi il teschio veniva esposto sul cornicione. Celebre è quello con le “orecchie”.
Piazza Vincenzo Bellini è dedicata al grande compositore, ed è da sempre una delle più frequentate della città, non solo per il grande numero di locali, ma perché è sempre stata ritrovo degli intellettuali essendo vicina all’Università, dall’Accademia di Belle Arti ed al Conservatorio. Al centro della piazza si possono ammirare le antichissime mura della città greca di Neapolis di 2500 anni fa.
Napoli non solo è ricchissima di attrazioni anche sotterranee, ma è anche pure circondata da paesaggi spettacolari
Attraverso la Grotta del Seiano si accede allo spettacolare Parco Archeologico del Pausilypon, in cui vi sono i resti della villa del I secolo a.C. del romano Publio Vedio Pollione, dotata oltre che di terme aaddirittura di due teatri. La villa è immersa in una natura selvaggia ed ha un panorama sulla costa incredibile e non a caso divenne anche residenza imperiale. Ai piedi della scogliere vi è il Parco Sommerso di Gaiola.
Da una discesa di 150 scalini scavati nella roccia, si arriva ad una piccola spiaggia da cui non solo si ammira la villa sugli iconici Isolotti di Gaiola, ma dalla spiaggia si accede al Parco sommerso di Gaiola dove, sul fondo del mare, potete ammirare altri resti di parte della Villa del Pausilypon oltre al mare blu di Napoli.
Nei fondali del Parco di Gaiola è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere della Villa Imperiale di Pausilypon. Oggi sono sommersi per via dello sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo). I fondali hanno anche una notevole importanza biologica per la presenza di molte specie marine.
I 134 ettari del parco del Real Bosco di Capodimonte sono un polmone verde nel cuore di Napoli. Nato come parco reale a corredo della Reggia di Capodimonte (oggi museo), oggi è un parco pubblico molto frequentato, dotato di aree picnic, campetti da cricket, calcio, rugby e baseball, via pedonali ,etc. Da non perdere la sede antica Porcellana di Capodimonte ed i vari giardini storici.
Sali a vedere da vicino il cratere del Vesuvio, il vulcano che distrusse Pompei ed Ercolano. Nel percorso del Parco Nazionale del Vesuvio non solo troverai una natura particolare, ma vedrai un panorama spettacolare su tutta la Regione Campania.
Il Parco sommerso di Baia è un’area marina protetta di Bacoli, vicino Napoli, in cui, tramite un battello con fondo trasparente, o immergendovi, potrete ammirare sul fondo del mare gli incredibili resti dell’antica città di Baia, sommersa dal fenomeno del bradisismo, che conserva resti di grandi ville romane, terme, mosaici e sculture.
Il Parco Vergiliano ai piedi di Posillipo, è un parco archeologico e letterario. Esso conserva le spoglie del poeta Giacomo Leopardi e, secondo la leggenda, anche quelle di Virgilio (poeta romano autore dell'Eneide), all'interno della Crypta Neapolitana.
Il Real Orto Botanico è un'oasi di 12.000 metri quadri e contiene 9000 specie vegetali. Fa parte del Centro di Ricerca dell'Università degli Studi di Napoli Federico II ma è aperto anche al pubblico.
Nello Zoo di Napoli non solo si possono vedere dal vivo degli splendidi animali, ma vi sono laboratori di ricerca scientifica ed altri per la preservazione delle specie a rischio estinzione. Oggi ospita 203 specie vegetali e 96 specie animali da tutto il mondo tra cui ippopotami, rettili, rapaci, tigri, elefanti, insetti, coccodrilli e specie rare come l’avvoltoio papa, il rinoceronte nero, il licaone e diversi psittaciformi.
Alcune delle circa 500 spettacolari chiese di Napoli, dal medioevo ad oggi
L'essenzialità dell'interno gotico contrasta con la ricchezza decorativa del chiostro della Clarisse, totalmente affrescato e ricoperto di maioliche dipinte. Nella Seconda Guerra Mondiale subì gravissimi danni dai bombardamenti. All'interno della chiesa vi sono le tombe della famiglia reale dei Borbone delle Due Sicilie
Il Gesù Nuovo è una gigantesca chiesa dalla particolare facciata in bugnato a piramidi, ed uno spettacolare interno strabordante di intarsi, dipinti di Luca Giordano ed una straordinaria collezione di reliquie sacre di santi.
La basilica di San Lorenzo Maggiore è una basilica monumentale di Napoli, tra le più antiche della città, di stile gotico e barocco. Fu edificata da Carlo d'Angiò nel 1270 su una basilica paleocristiana precedente. La pianta è a croce latina con 23 cappella laterali in cui sono sepolti i membri della dinastia angioina. Dal suo chiostro si accede agli scavi archeologici di epoca romana.
Nato nel 1272 il Duomo di Napoli è la principale chiesa della città. Le sue dieci cappelle contengono capolavori dal XIII al XIX secolo e raccontano 700 anni di storia dell'arte. Tutto in questa chiesa è un capolavoro, dalle tre navate, al soffitto, i dipinti, le sculture, perfino i cancelli. Imperdibile è la Cappella del Tesoro di San Gennaro, vera summa dell'arte barocca.
La Cappella di San Gennaro è situata all'interno del duomo, ed è la summa dell'arte barocca. Oltre ad essere di enormi dimensioni, qui è custodita la famosa ampolla col sangue di San Gennaro, ed è corredata da opere d'arte di eccezionale livello non solo pittoriche ma quali, ad esempio, enormi sculture in argento, capolavori dell'arte napoletana.
Sotto il Duomo di Napoli c'è la cripta con le reliquie di San Gennaro, Patrono di Napoli. Realizzata su progetto del Bramante per volontà del cardinale Oliviero Carafa per custodirvi le reliquie di San Gennaro è completamente in marmo compreso il soffitto. Al centro la scultura del cardinale in preghiera rivolto versa l'altare di bronzo dove sono racchiuse le reliquie di San Gennaro.
Uno delle principali architetture neoclassiche in Italia, la Basilica di San Francesco di Paola è posta di fronte Palazzo Reale in Piazza Plebiscito. Il colonnato fu costruito con la dominazione di Joachim Murat, mentre la basilica fu costruita da Re Ferdinando IV di Borbone come ex voto a San Francesco di Paola per avergli restituito il regno. Realizzata in marmo di Carrara, è una sintesi tra il Pantheon di Roma e il colonnato di San Pietro in Vaticano
La chiesa di Sant'Anna dei Lombardi risale 1411 ed è uno splendido esempio di arte rinascimentali a Napoli. Essa contiene affreschi di Giorgio Vasari e lavori di Giuliano e Benedetto da Maiano, Antonio Rossellino ed è considerata un vero e proprio tempio della pittura e scultura cinquecentesca napoletana e toscana. Imperdibile è anche il toccante gruppo di sculture in terracotta de "il Compianto su Cristo morto" opera di Guido Mazzoni nel 1492.
Situata sulla cima del colle del Vomero, la Certosa di San Martino risale al XIV secolo, poi fu ampliata creando un capolavoro del barocco. Il chiostro, gli interni, le opere d'arte, gli affreschi, il presepe, le collezioni d'arte, i manoscritti, il panorama incredibile: tutto nella Certosa è di livello eccezionale.
Fondata nel XIV secolo, la Chiesa di Santa Luciella ai Librai è una piccola chiesa dedicata a Santa Lucia, protettrice della vista. Nei sotterranei si trova un cimitero, dove i confratelli venivano sepolti col metodo della scolatura, dove i cadaveri veniva appoggiati sulla terra ad essiccare e poi esposti nelle nicchie. Le ossa venivano messe nell'ossario, ma il teschio veniva lasciato sui cornicioni delle pareti.
Il Complesso è formato dall'unione della chiesa di Donnaregina Vecchia (gotica) e Donnaregina Nuova (barocca), che convivono insieme. Lo straordinario ciclo di affreschi del 1300 convive con le tele barocche di Luca Giordano. Un'altra particolarità è l'avere un piano a "soppalco" riservato al coro delle clarisse.
Situata in Via dei Tribunali, nella piazza omonima dominata dalla guglia di San Domenico, la Chiesa di San Domenico Maggiore risale al 1283 e conserva le tombe della dinastia degli Aragona. Dalla piazza si accede non all'ingresso ma all'abside, e l'interno della chiesa è gotico ma molto particolare, col suo soffitto cassettonato e l'unicità di avere tutti i dettagli ricoperti in oro.
La chiesa di San Giovanni a Carbonara unisce una base gotica a splendidi affreschi rinascimentali, ed ad uno spettacolare scalone barocco dell'architetto Sanfelice. è una delle più importanti opere d'arte rinascimentali di Napoli. Notevole la Cappella Caracciolo del Sole.
La chiesa barocca di San Gregorio Armeno è una dei principali luoghi di culto della città, e contiene il sangue di santa Patrizia, compatrona di Napoli che si scioglie nella data della morte, il 25 agosto.
Fondata nel 1605 la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco nacque per la celebrazione delle messe in suffragio dei defunti. Nei sotterranei vi è un'altra chiesa, particolarmente suggestiva con le sue pareti scrostate e la bassa illuminazione. Accanto vi è un corridoio con piccole cappelle laterali con teschi, ed in una stanza attigua vi è un cimitero con scolatoi, e sotto poi un ipogeo con ossario. Famoso è il teschio di Lucia, considerata patrona delle giovani spose ed eletta a farsi mediatrice per preghiere e invocazioni, non a caso ci sono tanti biglietti e fotografie.
Risalente al XIII secolo ma andata bruciata, la Basilica della Santissima Annunziata Maggiore fu rifatta nel Settecento da Luigi e Carlo Vanvitelli, gli architetti della Reggia di Caserta. Per permettere l’esecuzione delle messe nonostante i lavori di ricostruzione, Luigi Vanvitelli creò una Chiesa nei sotterranei, il succorpo dell’Annunziata, il cui aspetto richiama chiaramente il Vestibolo Superiore dello scalone della Reggia di Caserta. La basilica ha un aspetto che anticipa chiaramente il futuro stile neoclassico, ed è di aspetto simile alla Cappella Palatina della Reggia di Caserta. Famosissima è la Ruota degli Esposti, il luogo in cui anticamente venivano abbandonati i bambini.
Il Real Teatro di San Carlo fu voluto dai Borbone ed è il teatro che diede origine alla moda del costruire i teatri a forma di ferro di cavallo, e fu copiato in tutto il mondo. Inoltre oltre ad essere noto per l’acustica perfetta e l’essere tra i più belli al mondo, è attualmente il più antico teatro ancora attivo in Europa.
Considerata tra le più belle al mondo, la Metropolitana di Napoli è una via di mezzo tra una metropolitana ed un museo di arte contemporanea. Ogni stazione della metropolitana è, infatti, decorata in modo diverso e non solo sono state progettate da grandi architetti quali, ad esempio, Gae Aulenti ed Alessandro Mendini, ma contengono anche opere d’arte di grandi artisti di rilevanza internazionale che ne fanno un museo di arte contemporanea.
La Biblioteca Nazionale di Napoli ha sede all’interno di Palazzo Reale, ed è una delle più grandi d’Italia. Tra le sue vaste collezioni ci sono addirittura i famosi papiri trovati nella Villa dei Papiri di Ercolano. Fino ai primi del Novecento era situata nell’attuale museo Archeologico, poi fu trasferita a Palazzo Reale dopo aver totalmente svuotato e dimesso gli Appartamenti delle Feste borbonici (la sala in foto era una sala da ballo).
Il Gran Caffè Gambrinus è il più importante Caffè di Napoli ed è diventato negli anni anche salotto letterario e galleria d’arte. Nelle sue splendide sale in stile liberty, ed affacciato su Palazzo Reale ed il Real Tetro San Carlo, il Gambrinus ha ospitato intellettuali e personaggi famosi del calibro di Benedetto Croce, Oscar Wilde, Ernest Hemingway, la principessa Sissi, Gabriele D’Annunzio. Alle pareti sono esposte opere del Marinetti, fondatore del Futurismo.
La monumentale Biblioteca dei Girolamini ha sede nell’Oratorio della Chiesa dei Girolamini, è la più antica della città e fu fondata nel 1586. È una biblioteca unica, con 159.700 volumi quasi tutti di altissima epoca, ed è anche specializzata in teologia cristiana, filosofia, storia della Chiesa, musica sacra, ma con un’apertura anche alla letteratura e alla filosofia.
Il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella nacque ad inizio Ottocento dall’unione dei tre conservatori della città e, oltre ad essere il più antico e prestigioso conservatorio italiano, è stato fondamentale nella diffusione della musica classica e leggera napoletana in tutto il mondo. Possiede, inoltre, una preziosa collezione di strumenti musicali della scuola napoletana di liuteria, strumenti a fiato, plettri in madreperla, l’arpa di Stradivari, un fortepiano, il cembalo di Caterina II di Russia, i pianoforti di Mercadante e di Thalberg.
Il Real Albergo dei Poveri nacque per volontà di Re Carlo di Borbone che volle realizzare un enorme edificio che facesse da casa per i poveri del Regno, con all’interno anche delle scuole. Progettato da Ferdinando Fuga, fu una dei più grandi edifici del XVIII secolo anche se, nel progetto originario avrebbe dovuto essere enormemente più grande, ma fu ridimensionato dal successivo sovrano. Nonostante ciò l’enorme facciata lunga 600 metri è davvero impressionante. Attualmente è in restauro.
Noto come Stadio San Paolo, subito dopo la morte del calciatore argentino Diego Armando Maradona, fu intitolato allo stesso in onore della sua prestigiosa carriera nella squadra di calcio del Napoli.
Il Ponte di Chiaia fu costruito nel 1636 dal viceré dell’epoca per collegare la collina di Pizzofalcone e Chiaia. Nel 1834 fu restaurato e ridecorato in stile neoclassico con applicazioni di fregi in marmo eseguiti da Tito Angelini e Gennaro Calì. Lo stemma Savoia ha sostituito quello borbonico subito dopo l’Unità.
La Villa Comunale di Napoli è vasta 100.000 metri quadri ed affaccia sul mare. Fu progettata a fine XVIII seoclo da Calro Vanvitelli e durante la dominazione Murat fu arricchita delle statue che provengono dal Parco Reale della Reggia di Caserta. Splendida la Cassa Armonica in stile liberty realizzata da Enrico Alvino nel 1887.
La Sacra Ruota degli Esposti era il luogo dove le madri di notte lasciavano all’interno di un meccanismo girevole i neonati che non volevano o non potevano tenere. Essi venivano poi cresciuti dalla Real Casa Santa dell’Annunziata di Napoli che, sin dal 1304, si occupa dell’assistenza agli orfani ed ai bambini abbandonati. Il cognome Esposito deriva dalla Sacra Ruota degli Esposti, e veniva dato a tutti i neonati abbandonati, e chi lo porta oggi ha avuto un antenato li abbandonato.
Porta Capuana è una delle antiche porte di acceso alla città di Napoli, e risale al 1484, ed è a sempre un punto nevralgico della città. Prende il nome dal fatto di essere in direzione della città di Capua. Porta Capuana è costituita da un arco centrale in marmo bianco tutto scolpito, ed ai lati due torri in tufo.
La Fontana dell’Immacolatella è una fontana monumentale il cui nome deriva dall’essere stata posizionata nei pressi del palazzo dell'Immacolatella. È conosciuta anche come Fontana del Gigante perché anticamente era posizionata nei presi di Palazzo Reale e di una statua gigantesca del dio Giove. La Fontana è costituita da sculture ed archi in marmo con gli stemmi che simboleggiano la città, i viceré di Napoli ed anche il re di quel periodo storico.
La statua del dio Nilo, di epoca romana, fu voluta dai mercati di Alessandria d'Egitto residenti a Napoli per omaggiare il loro fiume sacro.
Il Parco dei Murales i Napoli sorge all’interno di Parco Merola, ed è un programma di riqualificazione del quartieri Ponticelli, volto al tentativo di ravvivare una zona difficile e farlo sia dal punto di vista socio-economico che culturale anche grazie al contributo di bravissimi artisti di strada e dei loro capolavori.
L’ Obelisco di San Domenico è situato nell’omonima piazza, ed è un colossale obelisco di marmo di stile barocco, realizzato nel 1658. Fu realizzato come ex voto di ringraziamento al Santo per aver liberato la città dalla terribile peste del 1656. L’artista fu Cosimo Fanzago, Cosimo Fanzago, Antonio Picchiatti, Lorenzo e Domenico Vaccaro. Un secolo dopo fu aggiunta in cima una scultura in bronzo del santo. L’obelisco, detto anche guglia, è alto 26 metri.
La città di Napoli ha ben quattro enormi e bellissimi castelli
Castel dell'Ovo è il più antico della città e dil nome deriva dalla leggenda per la quale il poeta Virgilio avrebbe nascosto un uovo nei suoi sotterranei, e finchè il castello fosse rimasto in piedi la città sarebbe rimasta integra. Prima della costruzione dle castello vi era la villa del famoso Lucullo, conosciuto per i suoi banchetti, appunto, luculliani, che teneva qui.
Posizionato nel punto più alto della città, Castel Sant'Elmo gode di una vista spettacolare. Con la sua particolare forma a stella, e la sua posizione, è impossibile non notarlo da molti punti di Napoli. Costruito nel 1537 su una precedente struttura medioevale. Tra il XVII ed il XIX divenne carcere (Tommaso Campanella fu tra i suoi famosi “ospiti”). In cima al castello si ha la più spettacolari ed a 360° vista della città e del Golfo.
Uno dei simboli di Napoli, Castel Nuovo fu fatto realizzare da Carlo I d'Angiò alla fine del XIII secolo. All'ingresso di è un grande arco di trionfo in marmo con un portale in bronzo sbalzato. Nel castello vi sono varie sale con affreschi di scuola giottesca, rinascimentali e barocchi, oltre alle notevoli cappelle, sala dei baroni e le prigioni sotterranee.
Castel Capuano, così come Porta Capuana, devono il loro nome alla vicinanza con la strada verso la città di Capua. Fondato nel 1140 come palazzo reale, nel 1503 divenne sede del tribunale. Per via delle modifiche effettuate nei secoli, oggi non ha l’aspetto di un castello ma di un palazzo, anche se la base trapezoidale ne tradisce la vera origine. All’interno splendide sale barocche ed una biblioteca di con antichi volumi di notevolissimo livello.
Calati nella vita dei napoletani, scopri la città e sentito subito a casa tua.
Via San Gregorio Armeno è una strada del centro storico di Napoli, molto conosciuta per le botteghe artigiane di presepi. L’arte del presepio è una tradizione secolare molto sentita in città, che fu favorita molto dai Borbone. Allora come oggi, si creano non solo i classici pastori, ma anche pastori con le sembianze dei personaggi più in vista del periodo. Da non perdere la chiesa ed il chiostro di San Gregorio Armeno.
Il centro storico di Napoli vanta una storia ed attrazioni risalenti fino a 3000 anni fa e ti farà fare un vero viaggio nel tempo nella storia e nella cultura, anche gastronomica, di Napoli.
I Decumani sono tre delle più antiche strade della città, risalenti al VI secolo a.C, pertanto hanno ben 2500 anni. Sono tre: il Decumano Superiore (composto da Via della Sapienza, Via Pisanelli e Via Dell’Anticaglia), il Decumano Maggiore (corrisponde a Via dei Tribunali), e quello Inferiore (corrisponde a Spaccanapoli). Un viaggio tra edifici maestosi e botteghe ad ogni angolo.
Antica via d'origine greca, il decumano inferiore detto Spaccanapoli viene così chiamato perché sembra dividere in due la città. Punto nevralgico di Napoli da 2500 anni, Spaccanapoli ti immerge nel cuore della città, tra palazzi, splendide chiese (Gesù Nuovo e Santa Chiara ad esempio), piccole botteghe e le case dei napoletani.
Piazza del Gesù Nuovo è localizzata di fronte l'omonima chiesa, ed è un centro nevralgico della città. Al centro c'è un colossale obelisco di marmo alto 30m dedicato all'Immacolata.
Piazza del Plebiscito è situata tra Palazzo Reale, Palazzo Salerno, la basilica di San Francesco di Paola e la Prefettura. Grande 25.000 metri quadri è da sempre luogo di eventi. Al centro della piazza vi sono due monumenti equestri opera di Antonio Canova e dedicati a Re Carlo e Re Ferdinando IV di Borbone. Prima dell'Unità era chiamata Largo di Palazzo.
Via Toledo è la principale strada di Napoli e collega Piazza del Plebiscito a Piazza Dante, e separa il centro storico dai Quartieri Spagnoli. Frequentatissima e interamente pedonalizzata, risale al 1536 ed è ricca di palazzi nobiliari, negozi, ristoranti e friggitorie, la famosa stazione Toledo, giunge fino alla Galleria Umberto I ed al Caffè Gambrinus e si conclude nella spettacolare Piazza Plebiscito col Real Teatro San Carlo, Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola per poi perdersi nel lungomare di Napoli.
Via dei Tribunali ha 2500 anni ed è uno dei tre Decumani della città. Il nome deriva dal fatto che termina a Castel Capuano, l’antico tribunale della città. Questa via è un percorso tra edifici gotici, rinascimentali, barocchi, le più famose pizzerie, l’accesso a Napoli Sotterranea, botteghe e cibo a non finire e confina con San Gregorio Armeno.
Confinanti con via Toledo, i Quartieri Spagnoli nascono nel XVI secolo come accampamento dei soldati spagnoli. Sono diventati una delle principali attrattive turistiche della città per la loro anima popolare e verace, i vicoli stretti, i panni stesi al balcone, le minuscole taverne, una sorta di città nella città in cui perdersi tra gli odori delle cucine delle case e la gente del luogo.
Il Mercato della Pignasecca, situato nei Quartieri Spagnoli, è il più antico di Napoli ed è frequentatissimo dai napoletani che vengono a fare la spesa. Qui trovate grandi esposizioni di pesce, frutta, verdura, fritti tipici napoletani, dolci e bancarelle di ogni genere con prezzi molto accessibili.
Situato nei Quartieri Spagnoli, il Murales Maradona è stato dipinto nel 1990 dall'artista Mario Filardi, ed è dedicato al grande campione calcistico argentino che a Napoli è praticamente venerato quasi come San Gennaro.
Il Vomero è uno dei quartieri più benestanti di Napoli. Posizionato sulla collina più alta, iniziò a nascere nel XVII secolo quando i nobili iniziarono a trasferirvisi per allontanarsi dalle epidemie. Oggi è un quartiere residenziale con uno splendido panorama sul Golfo, e di cui le punte di diamante sono la Certosa di San Martino e Castel Sant'Elmo.
Chiaia è una zona residenziale e una grande via dello shopping situata proprio nel lungomare. Passeggiandovi si gode una vista mozzafiato sulla città, sul golfo, sul Vesuvio e su Capri.
Il lungomare di Napoli ti farà immergere nella vita di Napoli, tra la gente che passeggia, che corre, che fa un aperitivo in uno die tantissimi locali, e tutto mentre ti godi una vista mozzafiato sul golfo, su Capri, Castel dell'Ovo, Palazzo Reale etc.
Il Rione Sanità di Napoli si trova ai piedi della collina di Capodimonte ed è un quartiere popolare dove si avverte tutta la vivacità e la generosità dei napoletani. Qui potete vedere anche anche molti murales, ed accedere alle famose catacombe. Nella Sanità nacque Totò.
Realizzata a fine XIX secolo la Galleria Umberto I di Napoli è una delle più importanti d'Italia ed è situata accanto al Real Teatro San Carlo. All'interno sono situati negozi e luoghi di ristoro.
A due passi dal Museo Archeologico, la Galleria Principe di Napoli è, insieme alla Umberto I, una delle due gallerie monumentali di Napoli. Nata nel 1870 come centro commerciale, è stata costruita in stile Liberty con una splendida copertura in vetro. Oggi è sede di uffici.
Situata tra Piazza Dante e Piazza Bellini, Port’Alba è una delle antiche porte d’accesso della città, e risale al 1625. Da essa si accede a via San Biagio dei Librai la quale anticamente era un mercato ortofrutticolo, ma nel Settecento Re Carlo di Borbone volle creare un nuovo polo culturale in città, pertanto trasformò Port’Alba da mercato in centro della cultura libraria. Ancora oggi, infatti, San Biagio dei Librai è nota per la sua grande quantità di librerie anche antiquarie.
Vuoi avere un assaggio della Napoli più caotica e chiassosa? Il Mercato del pesce Porta Nolana è l’ideale per immergersi tra gli abitanti del posto, e camminare tra bancarelle di ogni tipo immersi nei profumi del cibo fresco e genuino
Piazza San Domenico prende il nome piazza dall’omonima chiesa, da cui, dalla piazza, stranamente si accede dall’abside della chiesa. Al centro della piazza si ammira l’enorme obelisco di San Domenico, nato come ex voto della città al Santo. La piazza è circondata da palazzi nobiliari, ed un tempo era il limite orientale dell’antica città di epoca romana.
Piazza Vincenzo Bellini è dedicata al grande compositore, ed è da sempre una delle più frequentate della città, non solo per il grande numero di locali, ma perché è sempre stata ritrovo degli intellettuali essendo vicina all’Università, dall’Accademia di Belle Arti ed al Conservatorio. Al centro della piazza si possono ammirare le antichissime mura della città greca di Neapolis di 2500 anni fa.
Opera di Luigi Vanvitelli, l'architetto della Reggia di Caserta, Piazza Dante in origine si chiamava Foro Carolino in onore di Re Carlo Di Borbone, poi con l'Unità d'Italia fu aggiunta la statua di Dante e venne cambiato il nome della piazza. La piazza è anche sede dell'omonima stazione della metropolitana, progettata da Gae Aulenti con opere di Kounellis e Kosuth. In cime all'edificio ci sono le statue delle virtù di Re Carlo di Borbone, di cui tre sono opere del Sanmartino, lo scultore del Cristo Velato.
Piazza Garibaldi è un’enorme piazza che al centro, sotto il livello stradale, contiene le splendide architetture della metropolitana, ed in fondo la Stazione Centrale della Città. È la prima cosa che vedrà chi arriverà a Napoli in treno. Imperdibile è una sosta da Attanasio, dove troverete quelle che, molto probabilmente, sono le più buone sfogliatelle di Napoli.
La Fontana del Nettuno è una fontana monumentale di Napoli del 1600 voluta dal viceré Enrique de Guzmán, conte di Olivares. Di forma circolare è circondata di balaustre e sculture da cui sgorga l’acqua in altre vasche di minori dimensioni. In cime c’è la statua di Nettuno col tridente.
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La città di Napoli da 200 anni viene presentata dai media come fosse la città piu malfamata del mondo, dove rischi di essere rapinato o ucciso, piena di truffatori e ladri, e piena di spazzatura, perciò è meglio non visitarla. Fortunatamente grazie al web ed al passaparola, ormai la verità è venuta fuori: Napoli è una città come ogni altra ed è sicura per i turisti come ogni altra città d'Italia. Non verrai scippato, non verrà aumentato il prezzo per spennare i turisti come accade in altre città, verrai trattato allo stesso modo di un locale.
Perchè invece dalla metà del'800 è stata creata questa brutta fama? Scopri le attrazioni che vengono mostrate in questa pagina e pensa: quale altra città al mondo può vantare una tale abbondanza di attrazioni perfino sottoterra, capolavori d'arte unici, paesaggi spettacolari, cibo famoso in tutto il mondo tutto in un'unica città? Questa è la ragione perchè i nostri media, di cui i più importanti sono tutti del nord Italia, hanno sempre diffamato questa città: perchè a livello turistico è semplicemente imbattibile, pertanto bisogna distruggerne la reputazione per evitare che, grazie al turismo, diventi la più ricca città italiana, senza considerare che è anche al centro del mar Mediterraneo.
Vieni a Napoli!
Notoriamente i napoletani sono gente di buon cuore: la tradizione del Caffè Sospeso è tipicamente napoletana, dove chi vuole può entrare in un bar e pagare in anticipo un caffè per i poveri che poi potranno entrare e berlo gratis.
Questa è una piccolissima selezione della vastissima cucina napoletana. Metti pantaloni larghi e preparati ad ingrassare!
Non serve andare necessariamente in posti rinomati per mangiare bene, ad esempio potete trovare una pizza a portafoglio eccezionale in molti posti, perfino in una polleria